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Ipersensibilità del glande: cause e rimedi

Fenomeno molto diffuso e da sempre dibattuto per la sua delicatezza, l’eiaculazione precoce è un problema che riguarda sempre più uomini: grazie ai continui studi ed alle ricerche da parte di equipe di medici specializzati, è stato possibile stilare una lista di cause che possono scatenare questo disturbo, dividendole in cause organiche e cause psicologiche.

Una tra le cause fisiche principali è l’ipersensibilità del glande: si tratta di un disturbo comune in molti uomini, in grado di essere determinante in merito al fenomeno della precocità eiaculatoria, un fenomeno che però in molti casi sta diventando sempre più curabile e reversibile.
Ipersensibilità del glandeCome è noto, l’eiaculazione precoce è un disturbo che colpisce moltissimi uomini, sia coloro che vivono un rapporto di coppia fisso e stabile, sia coloro che hanno rapporti occasionali e che non vivono una storia d’amore unica.

Quando si parla di eiaculazione precoce, tuttavia, è difficile che si pensi a qualcosa di reversibile: il senso di colpa e la vergogna pervadono l’uomo che vive questo problema come un vero e proprio complesso, qualcosa di cui vergognarsi e di cui non parlare.

La disfunzione del sesso maschile è un problema comune per molte persone in tutto il mondo e spesso non viene presa in considerazione in modo adeguato. Nonostante le idee comuni, questa condizione è più diffusa di quanto si pensi. Nonostante la scarsa conoscenza dell’argomento e i pregiudizi della società, ci sono strategie efficaci per gestire la disfunzione del sesso maschile. Le origini possono essere di tipo fisico, psicologico o morale.

La situazione di scarsa conoscenza in cui per anni ha versato la maggior parte degli uomini affetti da eiaculazione precoce sembra però non essere destinata a durare per molto tempo ancora: infatti, le continue campagne di sensibilizzazione nei confronti dell’eiaculazione precoce stanno in qualche modo scuotendo la sensibilità delle persone riguardo questo disturbo sessuale, e gradatamente si sta raggiungendo una sempre maggiore consapevolezza che l’eiaculazione precoce è un problema molto spesso reversibile.

A dare indicazioni precise circa questo disturbo sessuale sono in particolare medici, psicologi ed andrologi che dedicano la loro vita allo studio dell’eiaculazione precoce ed alle modalità con cui affrontare dal punto di vista medico e scientifico la precocità eiaculatoria.

È infatti per merito di questi dibattiti e delle ricerche mirate da parte di questi studiosi che si è riusciti a dare all’eiaculazione precoce un nome e caratteristiche ben precise, riuscendo in molti casi a determinarne anche le cause e potendo anche essere di aiuto nella cura di questo disturbo.

Infatti, dopo anni di ricerche e di studi, grazie anche alla psicologa Kaplan ed al test ELMA, è stato possibile effettuare numerosi passi avanti circa l’eiaculazione precoce, principalmente riguardo le cause possibili in grado di determinare questo disturbo in una gran parte degli uomini che ne sono affetti.

Se trattato in maniera opportuna, il disturbo sessuale dell’eiaculazione precoce è curabile e reversibile: è quindi molto importante che venga dato il giusto spazio all’informazione, perché è proprio grazie ad essa (e non al senso di colpa o di vergogna) che possiamo fare enormi passi avanti nella cura di questa disfunzione sessuale.

Riguardo l’eiaculazione precoce, un grosso aiuto lo stanno dando anche le ultime scoperte riguardanti l’aspetto psicologico del problema. Infatti è possibile aumentare la durata a letto con alcune tecniche ben precise e testate. (Puoi approfondire il discorso cliccando qui).

Curare l’ipersensibilità del glande per risolvere l’eiaculazione precoce

Come abbiamo anticipato all’inizio del nostro articolo dedicato all’eiaculazione precoce, una delle cause scatenanti dal punto di vista fisiologico ed organico è data dalla condizione di ipersensibilità del glande in cui versano molti uomini: questo è un problema che incide molto sulle sensazioni fisiche ed emotive durante il rapporto sessuale, e chi soffre di ipersensibilità è sicuramente un uomo che vive un rapporto a metà, perché non riesce ad avere molte soddisfazioni durante il rapporto il quale termina troppo presto rispetto al normale.

Si parla di ipersensibilità del glande quando la parte finale del pene (il glande) è molto più sensibile al contatto rispetto al normale: questo disturbo può essere chiamato ipersensibilità secondaria oppure ipersensibilità primaria, a seconda del grado e dei tempi di insorgenza dell’ipersensibilità.

Sebbene siano state elencate con ordine inverso, alla base del fenomeno c’è quasi sempre l’ipersensibilità secondaria, con una percentuale d’insorgenza molto elevata, dovuta, secondo gli ultimi studi avvalorati nel settore scientifico, a fenomeni post-fimotici, ovvero riconducibili a questioni multifattoriali di diversa natura ma principalmente connessi ad alterazioni fisiologiche come ad esempio le metaplasie benigne, le fimosi sopraggiunte in età post-pubertà, oppure l’ispessimento degli strati superficiali delle mucose interne, che danno vita a canali di conduzioni più stretti risaliti rapidamente dallo sperma abbreviando notevolmente i rapporti sessuali.

Anche i fenomeni infiammatori – molto comuni in tutte le età – possono essere alla base dell’ipersensibilità secondaria del glande.

Nel secondo caso, ovvero quella dell’ipersensibilità primaria, vi sarebbero principalmente fenomeni di alterazione propriocettivi, ovvero con interessamenti delle vie nervose che conducono gli stimoli termo-tattili dando vita ad aumenti della percezione, con conseguente eiaculazione precoce.

Di fatto questa situazione corrisponde alla casistica più complessa da trattare, perché l’incomprensione da parte del soggetto del problema genera facilmente insoddisfazione personale con conseguenti problemi anche nella sfera psicologica dell’auto-commiserazione, con correlati casi di stress ed ansie da prestazione.

Qualora di dovesse andare incontro ad eiaculazione precoce, a prescindere dalla tipologia d’ipersensibilità del glande riscontrata, il primo passo da compiere è quello di sottoporsi allo screening di uno specialista, capace di affrontare razionalmente il caso.

Solo un medico specializzato, infatti, può comprendere innanzitutto la tipologia d’ipersensibilità di fronte alla quale si trova, stabilire una terapia in grado di risolvere fisiologicamente il disturbo e successivamente ottenere la fiducia del soggetto per poter lavorare nel miglior modo possibile, tenendo conto anche della sua sfera psicologica e della capacità di reggere il periodo terapeutico senza abbattersi o cadere in stupide preoccupazioni.

Gli altri rimedi conosciuti per alleviare questo tipo di problema sono principalmente 2:

 

Diagnosi dell’ipersensibilità del glande

Diagnosi dell'ipersensibilità del glandeLa diagnosi è infatti un processo fondamentale che non può essere attuato senza l’aiuto di specialisti: mai come in questo caso, infatti, è molto importante rivolgersi a  specialisti del settore che possano facilitare il superamento del problema in tempi celeri e soprattutto con metodi semplici e non troppo invasivi, sia dal punto di vista fisico che sotto il profilo psicologico.

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